giovedì 13 dicembre 2007

Il corso di patchwork in standby

Dopo le prime cinque lezioni, il corso di patchwork si prende una pausa. Siamo molto soddisfatti di come si è svolto e del successo che ha riscosso: otto persone, più le insegnanti, si sono trovate nella nostra sede per un buon mese, e hanno deciso di continuare con altri incontri a partire da gennaio.
Il corso quindi è solo fermo per ferie, e il gruppo che si è formato ha intenzione di proporre qualche novità.
In foto un particolare delle creazioni delle nostre corsiste.

venerdì 7 dicembre 2007

Imbrocchiamola!

Ecco qui un sito interessante segnalatoci da un amico: www.imbrocchiamola.org

Ultimamente si dice spesso che sono i piccoli gesti, a cambiare il mondo. Opinione a volte condivisibile, a volte un po' meno. In questo caso però ascoltare l'esortazione di questo sito non costa nulla, anzi fa risparmiare.
E seguire il consiglio sarebbe un'ottima idea soprattutto per gli abitanti di quei Comuni, come Calusco, che hanno un acqua buona nel sapore e nella presenza di oligominerali e residuo fisso.

martedì 4 dicembre 2007

fondi raccolti...

eh bè, non è andata malaccio...
la potenza degli arancini ci ha permesso di raggiungere buoni indici di gradimento, gli angioletti sono stati un successone (venduti a colpi di dieci alla volta) e candele e spille hanno fatto un'egregia figura.
unica nota stonata, le frittelle. oh, care frittelle, nessuno vi volle! tutta colpa dei frittellai professionisti che hanno insediato il primato guadagnato con fatica l'anno scorso. ma ci rifaremo, ah se ci rifaremo!
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutato con i loro acquisti, ma un grazie particolare va alla guest star Roberto: senza di lui chissà come avremmo fatto.

e mo' beccatevi una foto degli imbonitori in tutto il loro splendore:

sabato 1 dicembre 2007

la task force MAM: pronti per il 2 dicembre

Noi non abbiamo l'A-team, noi non abbiamo i G.I. Joe... Noi abbiamo la task force MAM (Marilena Alfonsa Mirella)!

Le tre supereroine (si può dire?) hanno messo in campo tutte le loro abilità per la raccolta fondi pro-fermento all'interno della festa della creatività di domani, 2 dicembre. Quindi alla nostra bancarella potrete gustare gli arancini e le frittelle di mamma Alfonsa, e acquistare le candele e le spillette in feltro di mamma Mirella o i mitici angioletti (bellissimi! ancora non siam riusciti a capire come li ha fatti) di zia Marilena.
Oltre, ovviamente, a sperimentare la prorompente simpatia dei fermento's members! Ma anche avere qualche anticipazione sui corsi di gennaio (con possibilità di iscrizione) e, se volete, darci una mano a tenere la bancarella!

Che altro dire? Vi aspettiamo più o meno tutto il giorno nella via principale del paese.

mercoledì 28 novembre 2007

note per il concerto: biblio-discografia

I consigli di Paolo Frigerio: qualche libro, e i dischi essenziali per avvicinare questa musica. Dopo il concerto di stasera, che speriamo vi darà la voglia di farlo.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

"Jazz" di Arrigo Polillo, Oscar Saggi mondadori

"Autobiografia" di Miles Davis, Minimum fax

"A love supreme. Storia del capolavoro di John Coltrane", di Kahn Ashley, il Saggiatore
"Free Jazz" di Jost Ekkehard, L'Epos "Charlie Parker, Bird!" di Salvatore Gianfranco, Stampa Alternativa

DISCOGRAFIA ESSENZIALE
LE ORIGINI
Scott Joplin, Ragtime vol. 1 e 2

Bix Beiderbecke, Originals vol. 1, 2 e 3

SWING ERA Benny Goodman, Carnegie Hall concert vol. 1, 2 e 3
Louis Armstrong, The Satchmo way
Cab Calloway, Hi-De-Ho-Man 1930 1933

Glenn Miller, Big Band hits of Glenn Miller vol. 1 e 2

Count Basie, Complete atomic Basie
BEBOP
Charlie Parker, Complete live performance vol. 1-5
Dizzy Gillespie, Salt Peanuts
Bud Powell, The amazing Bud Powell vol. 1, 2 e 3
Thelonious Monk, The complete Blue Note recordings
Sonny Rollins, Sonny Rollins vol. 1 e 2
John Coltrane, Giant Steps - Crescent - A Love Supreme
FREE JAZZ Charles Mingus, Pithecanthropus Erectus - Ah Hum
Ornette Coleman, The blessing - Something else
Cecil Taylor, Jazz advance - Looking ahead
Antony Braxton, Live in New York - Creative Orchestra
Art Ensemble of Chicago, The third decade - Reunion live
LATIN JAZZ

Tito Puente, Jazzin' - Salsa meets jazz

Michael Camilo, Amo tu cama Rica - Suite e caribe
FUSION
Weather Report, Heavy Weather - Black Market - 8:30 (live)

Chick Corea Electric Band, Eye of the beholder

Per un ascolto completo dell'evoluzione del jazz dal bebop in avanti: Mile Davis: Early Miles (cofanetto antologico) Birth of the cool - Walkin' - Round about midnight - Milestones Kind of Blue - Mile ahead - Sketches of Spain - E.S.P - Nefertiti Miles smiles - Bitches Brew - Tutu



Appuntamento quindi a stasera, dalle 21.00, all'Auditorium degli Amici della Musica, in via Volta 269, Calusco

note per il concerto: "l'evoluzione del linguaggio"

Continuiamo con la preparazione al concerto. Le note di Paolo ci raccontano dei principali stili secondo cui il jazz si è declinato, dall'inizio ai giorni nostri.

SWING

In generale, nella terminologia del jazz, per swing si intende il tipico modo di suonare le note con un ritmo "saltellante". Nella pratica, per esempio, due crome (note da un ottavo) saranno suonate come una terzina di crome (tre ottavi suonati per la durata di un quarto) con le prime due note legate.
Il termine è passato ad indicare principalmente, per estensione, l'omonimo stile jazzistico che si è sviluppato contemporaneamente in due contesti completamente differenti: New York e Kansas City.

BEBOP
Bebop è un termine onomatopeico (di un effetto ritmico) che ha dato il nome al "nuovo jazz" del periodo successivo alla "swing era". Nel bebop l'improvvisazione è stata completamente rivalutata e costruita sull'armonia anzichè sul tema melodico.
L'espressione più completa di questo stile si è avuta con il sassofonista Charlie Parker, i trombettisti Dizzy Gillespie, e Fats Navarro, il trombonista J.J. Johnson, i pianisti Bud Powell e Thelonious Monk e i batteristi Kenny Clarke e Max Roach. Anche Miles Davis contribuì allo sviluppo di questo stile, così come contribuì e fece i primi passi anche in tutte le forme di jazz posteriori al bebop, di fatto "inventando" tutto quello che oggi è conosciuto come jazz moderno.

LATIN JAZZ
Questo stile è profondamente influenzato dalle ritmiche latino americane e precisamente da quelle cubane e brasiliane, che a loro volta hanno radice in quelle africane.
La "fusione" delle strutture armoniche caratteristiche del blues e del bebop con ritmi per esempio di bossanova, di samba o di mambo hanno dato vita al "latin jazz".

FREE JAZZ
L'aggettivo "free" raccoglie due significati: uno tecnico, che si riferisce all'autonomia totale dai precendenti schemi ritmici, melodici e armonici; l'altro culturale, che si riferisce al senso di libertà di una ritrovata cultura afro-americana.
Di fatto il "free" sottointende il concetto di "improvvisazione" collettiva e proprio per il suo carattere selvaggio e istintivo questo particolare modo di suonare jazz non ha potuto essere assimilato e commercializzato dall'industria dello spettacolo.
Si pensa che il primo vagito del "free" sia registrato sul disco "Pithecanthropus Erectus" del contrabbassista Charles Mingus.
I nomi però più rilevanti sono Ornette Coleman, Cecil Taylor, Sun Ra, Pharoah Sanders, Don Cherry, Art Ensemble of Chicago, Archie Shepp.
Una pietra miliare del "free" legato all'uso dell'elettronica è l'album "Bitches Brew" di Miles Davis.

FUSION
Il termine "fusion" è usato per indicare anche e soprattutto uno stile di musica sviluppato, condizionato e contaminato (in senso buono) da culture differenti.
Nello stile "fusion" sono raccolti praticamente tutti i generi musicali svilippatisi dagli anni 30 fino ad oggi: blues, jaz, latin, funk, pop, rock.
I principali fautori di questo stile sono stati il pianista Chick Corea con la sua "electric band", gli Weather Report, gli Steps Ahead ed altri gruppi che comprendevano musicisti di altissimo livello, tutti "nati" si potrebbe dire sotto l'ala di Miles Davis.

martedì 27 novembre 2007

note per il concerto: "jasz, jass o jazz?"

Per i prossimi tre giorni, sul blog saranno pubblicate alcune "informazioni tattiche di avvicinamento" al concerto di giovedì sera. Nell'intento di rendere comprensibili i temi che verranno trattati, abbiamo chiesto ad uno dei musicisti, Paolo Frigerio, di scrivere qualche breve nota sul percorso della serata.
Ecco qui la prima, sulle origini della parola jazz, suono misterioso, onomatopeico e carnale.



L'etimologia della parola JAZZ è sconosciuta, ma il grande Dizzy Gillespie diceva che "jasi", in un dialetto africano, significa Vivere ad un ritmo accelerato. In realtà esistono molte versioni sulle origini di questa parola, forse deriva da "chase" (caccia), o dall'inglese "jasm" (energia) o addirittura da "jazz-belles", con il quale venivano chiamate le prostitute di New Orleans.
Fra le poche cose di cui nessuno dubita a proposito di questo vocabolo è che, al tempo in cui cominciò ad essere usato dalle orchestre venute a Chicago da New Orleans tra il 1915 e il 1916, aveva una chiara connotazione di volgarità se non di oscenità.
Tom Brown ha dichiarato che la sua musica cominciò ad essere chiamata "jass", con intenzioni denigratorie, da alcuni rappresentanti del Sindacato Musicisti di Chicago che non avevano autorizzato le esibizioni dell'orchestrina venuta da New Orleans al loro feudo. Secondo Brown, "jass" (ma qualcuno scriveva jas, jasz, jascz o jaz) era allora semplicemente una parolaccia usata nel quartiere dei bordelli di Chicago senza alcun riferimento ad un genere musicale, opinione avvallata da molti autorevoli studiosi dello slang americano che attribuiscono al termine un originario significato sessuale.
Per altri, jazz sarebbe una corruzione di un nome di una persona: un personaggio detto Mr. Jasbo (un "negro" che ballava il cake-walk), oppure un certo Jasbo Brown, musicista che lavorava nel 1919 a Chicago e suonava una musica bizzarra e selvaggia quando era ubriaco. "Ancora, Jasbo!", "Ancora, Jas!", dicevano i clienti, dandogli da bere per avere in cambio l'eccitante musica. E così i musicisti venivano chamati infatti "jasbo" e "jass", parola sconcia con la quale (nelle case di tolleranza dell'epoca) si incitavano i clienti a ballare.


A domani, con gli stili del jazz!

lunedì 26 novembre 2007

Fermento Social Lunch


Finalmente ci mettiamo la faccia, eh!

Ecco qui i fermenti in tutto il loro splendore, dopo la realizzazione del pranzo sociale di raccolta fondi. Nonostante la fatica mastodontica del prima e del durante avevamo ancora voglia di scherzare e un bagliore di vita negli occhi. Ovviamente solo perchè non si era ancora intrapresa l'ultima, immane fatica: la ripulitura di tutto il casino che avevamo tirato in ballo...

Bè, anche questa è passata, e ringraziamo tutti i simpatizzanti per la partecipazione e i gentilissimi fanti (gente tosta, che fa un sacco di cose utili e importanti) per l'ospitalità nella loro sede.

E RICORDATE: APPUNTAMENTO AL 29 CON IL CONCERTO!

altre foto, più compromettenti per alcuni dei fermento's members, saranno tirate fuori se e quando necessario. uah uah uah!


lunedì 19 novembre 2007

Fermento's pictures: qui si fa arte!

Cominciamo a parlare, da questa settimana, delle cose che si fanno normalmente nella nostra sede. Oltre al teatro e ad altri eventi eccezionali, infatti, via Comi 123 è ricca di una vita sotterranea. Almeno 3 sere a settimana la sede è occupata dai corsi, e cominciamo a descrivere, per immagini, uno dei più longevi.


Da che corso cominciare, se non da quello di scultura? E' il corso che ha accompagnato le nostre prime iniziative in via Comi, e i corsisti sono un gruppo affiatato che di anno in anno continua a trovarsi il lunedì sera. Oltre allo zoccolo duro, quest'anno si sono aggiunti alcuni nuovi arrivati, per un totale di 7 iscritti.






Nadia, uno dei nostri corsisti, impegnata nell'ultimazione di una scultura. Notare la parete GIALLA.


Ecco il nostro insegnante, Koji Yoshida. Un bravissimo scultore, ma anche un maestro paziente.



E infine una veduta d'insieme. I nostri corsisti nel pieno dell'estro creativo...

venerdì 16 novembre 2007

Sulle strade del jazz

Il jazz è una musica bellissima, ma che purtroppo è considerata spesso come genere d'elite, difficile da comprendere e, diciamocelo, un po' noioso. E pensare che tutto era cominciato nel modo più umile possibile, con gli schiavi africani che, pur nelle condizioni disumane delle stive delle navi negriere, cercavano di mantenere ricordo delle proprie musiche cantandole. Poi il jazz ha rappresentato tante cose diverse: tra le altre, una musica di ribellione, un modo per dire ai bianchi che i neri, e stiamo parlando degli Stati Uniti degli anni '50, erano capaci di grandi cose. Sono arrivati Miles Davis, Thelonious Monk, John Coltrane, Charlie Parker, a spiegare che la vera musica americana, uno dei prodotti migliori di quella cultura, è stata partorita da immigrati, da gente lasciata ai margini della società.
Il jazz è ritmo, ballo, gioia di vivere, libertà nella sua improvvisazione.

Allora, per far capire questi concetti, abbiamo deciso di affidarci alle parole, e soprattutto alle note, di tre musicisti jazz: Paolo Frigerio, Fabio Rigamonti e Mario Manduci. Con i loro strumenti, e con la loro passione, ci racconteranno la storia di questo genere, tra aneddoti e standards (i pezzi più famosi, che ogni musicista deve avere nel suo bagaglio e che può reinterpretare a piacere).


Vi aspettiamo
Giovedì 29 Novembre, dalle 21
presso la sala concerti di Amici della Musica
in via Volta 269 (sotto la ASL), Calusco

ingresso ad offerta libera

martedì 6 novembre 2007

Un nuovo corso: più PATCHWORK per tutti!

La scuderia dei nostri corsi si sta per arricchire di un nuovo cavallo, ed è una novità assoluta per noi. Si tratta di un corso di patchwork, suggeritoci da una signora che abita vicino alla nostra sede. E' molto bello scoprire che qualcosa si muove, dopotutto, che la presenza della nostra associazione si sta facendo sentire e che riusciamo ad aggregare persone, pronte addirittura a mettersi in gioco e a proporsi autonomamente. Yippie!
Il patchwork, per chi non lo sapesse, è una tecnica di ricamo che prevede l'uso di vari pezzi di stoffa, anche scarti, uniti a formare coperte, cuscini o tappeti.
Avete presente quel film con Winona Ryder, How to make an american quilt?
Ecco: così, ma molto meno drammatico!

Ora, concluso il discorsetto strappalacrime, veniamo al sodo. Vista la vicinanza delle feste natalizie, abbiamo pensato di far partire questo corso il prima possibile, e cioè, a meno di cambiamenti dell'ultimo minuto, MERCOLEDI' 13 NOVEMBRE. Il corso avrà inizio alle 20.30 e durerà, come dice la nostra istruttrice, "fino a conclusione dei lavori". Le lezioni saranno 5 ed avranno cadenza settimanale.
I posti non sono moltissimi, quindi se volete partecipare contattateci presto alla solita mail: fermento.info@hotmail.it, anche per avere informazioni su costi e materiali. Se le cose vanno come devono, e speriamo sia così, contiamo di formare un piccolo gruppo di patchwork che potrà usare la sede liberamente, anche solo per incontrarsi e cucire in compagnia.


Nel frattempo stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli per lo spettacolo di sabato sera, e naturalmente vi aspettiamo numerosi!

venerdì 26 ottobre 2007

Pensavate ci fossimo scordati di voi?!

Giammai! I nostri 25 lettori sono importantissimi, e vogliamo tenerli sempre aggiornati.
Ma in questi giorni sono successe tante cose, e il Fermento ci ha tenuto parecchio impegnati.
Se dovessi descrivere la situazione con una metafora (anche se come dice Japhy "metaphors suck!"), potrei dirvi che ci sono tanti nodi tutti ingrabugliati. Di solito succede che quando si scioglie quello più grosso, però, tutti gli altri si rivelano meno complicati del previsto. Quindi aspettate un'ondata di nodi sciolti cadere sulle vostre teste tra poco!

Intanto qualcosa è in forno, e lo sforneremo il 10 Novembre. Ma aspettate ancora un paio di giorni, per conoscere bene gli ingredienti.
Per non parlare poi del 29 Novembre...

A presto!

lunedì 8 ottobre 2007

se, i nuovi corsi

...
se una notte d'autunno, una delle prossime notti, o tu che guardi di tra le persiane chiuse vedessi dei giovini sprezzanti del vento, della bufera, del monsone e dei coccodrilli che escono dai tombini portare il loro messaggio sottoforma di volantini formato 10x21cm, non voltare lo sguardo. non chiudere le finestre e il cuore. accogli quei giuovini in casa tua, e offri loro una cioccolata calda corretta grappino. si poseranno sulla tua sedia come farfalla si posa su un fiore, ti terranno compagnia per un po' e scalderanno la tua casa con la loro simpatia. poi torneranno per le strade, a compiere la loro missione.
...

tutto questo per dire che di nuovo il fermento è impegnato nella sua opera di volantinaggio, questa volta per pubblicizzare i corsi di scultura e pittura su ceramica che si terranno in sede a partire da fine ottobre.
quelli che proponiamo non vogliono semplicemente essere spazi per imparare qualcosa, ma anche, anzi forse soprattutto, occasioni per far incontrare le persone.
pensiamo che questo, in un paese come Calusco dove riteniamo ci siano poche occasioni di socializzazione, possa essere importante e utile per la comunità.
ed è per questo che vedrete corsi di scacchi affiancati da corsi di bricolage, o corsi di storia dell'arte vicino a corsi di patchwork...
vorremmo creare delle piccole isole dove ogni persona possa fermarsi un attimo, incontrare qualcuno e ripartire più ricca.


ad ogni modo, se proprio non volete aprire il cuore, offrirci una cioccolata calda ecc. ecc. ...
leggete qui sotto i dati dei primi due corsi della stagione! le informazioni sono riprese pari pari dal volantino.


CORSO DI PITTURA SU CERAMICA:
Arricchirete semplici oggetti di
ceramica con belle decorazioni.
I materiali sono compresi nel costo
del corso.
GIORNI DI SVOLGIMENTO:
tutti i martedì, dal 30 Ottobre
L’INSEGNANTE: Claudia Giordano,
appassionata di tecniche di decorazione,
tiene da diversi anni corsi
sull’argomento.
COSTO: 30€ per 5 lezioni da 2 ore

CORSO DI SCULTURA CON LA CRETA:
Rendere materia la propria fantasia
si può: modellando un materiale antico,
la creta, per dare peso e sostanza alla
creatività.
GIORNI DI SVOLGIMENTO:
lunedì e mercoledì, dal 29 Ottobre
L’INSEGNANTE: Koji Yoshida, scultore,
studia a Brera e lavora gesso, fil di ferro e
pietra.
Ha al suo attivo diverse esposizioni
collettive e personali.
COSTO: 25€ per 10 lezioni

per informazioni e iscrizioni potete contattarci alla mail:
fermento.info (chiocciola) hotmail.it
un'ultima cosa: anche se per quest'anno siamo quasi al completo con la programmazione dei corsi, ci fa sempre piacere ricevere proposte originali. utilizzate pure i nostri recapiti se avete voglia di tenere un corso particolare e divertente o conoscete qualcuno che sarebbe interessato alla cosa.

sabato 29 settembre 2007

la potenza dei satelliti, la pochezza delle diplomazie

In alto a destra, in un riquadro rosso, è simboleggiata la nostra vicinanza al popolo birmano.
La Birmania, Stato chiuso ad ovest dall'India e ad est dalla Cina, l'elefante e il dragone superpotenze commerciali, vive dal 1988 sotto la dittatura di una giunta militare.
Già dal '62 il generale Ne Win aveva preso il potere con la forza, per essere poi spodestato dall'esercito.

In questi giorni una rivolta popolare nata a causa del rialzo vertiginoso dei prezzi dei generi di prima necessità e in particolare del petrolio, il cui prezzo è stato quintuplicato dal governo, si è trasformata in una timida reazione capeggiata dall'opposizione clandestina e dai monaci buddhisti, in grado solo di manifestare silenziosi contro il regime e di opporre bastoni alle armi da fuoco dell'esercito (è successo davvero).

Il governo ha subito reagito ordinando una dura repressione delle manifestazioni, e finora la comunità internazionale non ha preso provvedimenti se non quello di mandare un inviato Onu.
Di mezzo, come al solito, ci sono forti interessi economici e politici: la Cina, che vuole sfruttare le risorse petrolifere birmane e teme una sollevazione scatenata dai monaci tibetani sull'esempio di quelli birmani e l'instaurazione in un Paese confinante di un regime democratico, sta cercando di impedire che si faccia qualcosa di concreto.


Nel frattempo noi comuni cittadini non possiamo far altro che guardare le immagini satellitari dei villaggi distrutti dalla repressione (http://www.aaas.org/news/releases/2007/0928burma_report.shtml) e portare del rosso addosso.

un paio di link per informarsi meglio:
http://www.irrawaddymedia.com/
http://www.asianews.it/main.php?l=it
http://www.atimes.com/

giovedì 27 settembre 2007

la settimana del volontariato

anche quest'anno fermento ha partecipato alla giornata delle associazioni, pardon del volontariato.
una buona occasione per presentare un'anteprima dei corsi di quest'autunno(qui a sinistra vedete il prodotto del duro sforzo dei corsisti di creta) e per raccogliere suggerimenti e idee su quel che si potrebbe fare durante l'anno.
abbiamo raccolto qualche adesione, abbiamo risposto ad un po' di domande e la nostra mailing list si allunga sempre di più.
insomma... non ci si può lamentare.



l'esperimento che vedete qui a destra, invece, non è andato a buon fine: la bacheca che doveva convincere miriadi di volenterosi ad aiutare la causa del fermento non è servita a molto.
gli appelli lanciati tramite tristanzuoli volantini attaccati al sughero a mo' di annunci cerco-casa sono stati a malapena letti.
forse quello che potrebbe essere un ulteriore nobile intento per questa festa, quello cioè di far sì che le associazioni caluschesi vedano aumentare i propri iscritti ampliando le possibilità d'azione, non è ancora ben radicato nelle persone, sebbene calusco presenti una realtà associativa ricca e variegata. o forse le altre associazioni, da questo punto di vista, hanno avuto un buon riscontro...


noi comunque non ci arrendiamo, e siamo sempre alla ricerca di qualcuno che ci aiuti a costruire un bel sito, oppure abbia voglia di raccontare una sua passione e far appassionare altri allo stesso modo, o ancora abbia semplicemente voglia di darci una mano proponendo idee nuove da mettere in pratica tutti assieme.
chissà che internet non sia più generoso!

mercoledì 26 settembre 2007

il primo post non si scorda mai...

Ed ecco qui il primo post di questo blog.

L'intento non è proporre visioni del mondo o linee guida per una nuova economia, ma più semplicemente tenere aggiornati i nostri aficionados sulle iniziative future della nostra associazione, Fermento Culturale. E magari farci conoscere un po' di più.

A breve inseriremo tutte le informazioni sui corsi in via di attivazione per il freddo inverno (al momento stiamo ultimando la preparazione dei corsi di scultura con la creta, uno dei nostri capisaldi, pittura su ceramica, scacchi, alfabetizzazione al computer e storia dell'arte) e qualche anticipazione su quel che abbiamo in mente di fare nei prossimi mesi.
Speriamo, anzi ne siamo convinti, che saranno cose stimolanti e diverse da quel che di solito si trova in giro e in particolare a Calusco.

E poi si vedrà: lo strumento blog è una novità per la nostra associazione, e siamo curiosi di sapere cosa ci tirerà fuori, se sarà utile per promuovere le nostre attività e se potrà aiutarci a costruire contatti e collaborazioni.

A presto!